L’8-12 maggio 2013 – a Roma – si terrà la
First International Conference on Mindfulness

Si tratta del primo convegno scientifico internazionale organizzato (anche su impulso di Kabat-Zinn)

sul tema mindfulness, nel senso che ad oggi ne esiste uno fatto al CFM (Center For Mindfulness)

fondato da di Kabat-Zinn in Massachusetts ma è più americano-centrico, e un altro organizzato

presso l’Università del Galles,U.K.che invece è più anglo-centrico.

 

Nel caso di Roma invece è pienamente internazionale e con un baricentro esteso organizzato dalle due sponde dell’Oceano,

da due ricercatori (ed editori del journal Mindfuness) e da Antonino Raffone e da Fabio Giommi sul versante europeo.

E’ un convegno scientifico internazionale, quindi dedicato alla presentazione di ricerche cliniche e neuroscientifiche (ma

c’è anche altro) ed è prevalentemente in inglese.

Per chi ha interessi di ricerca e clinici sul tema è un’occasione unica di sentire tutti i protagonisti:

ci sarà Jon Kabat-Zinn, Mark Williams (di Oxford, uno dei fondatori dell’MBCT),

Paul Grossman (uno dei migliori ricercatori-epistemologi),

Henk Barendregt (grande matematico, maestro di vipassana, esperto di Abhidamma e visionario della mindfulness)e molti altri.

Ci saranno anche alcuni “contemplativi” di prima grandezza.

A cominciare da Ven. Ajahn Amaro abate di Amaravati Buddhist Monastery, un occidentale ed erede del Ven. Ajahn Sumedo, uno dei grandi maestri viventi della tradizione Theravada dei “monaci della foresta”, fonte di ispirazione Dharmica molto influente in Kabat-Zinn e quindi del modo di praticare la consapevolezza negli “interventi basati sulla mindfulness” (almeno nell’approccio originario).

Jon Kabat-Zinn e il Ven. Ajahn Amaro faranno due prolusioni pubbliche, a cui sarà possibile partecipare senza iscriversi a tutto il convegno ma con un modesto contributo.

E’ prevista la possibilità di iscrizione a uno solo giorno di conferenza

Pubblicato il 25/11/2018